Proclamato lo stato di agitazione in Sirti.

In data odierna 12/06/2018 si è tenuto un incontro sindacale presso la sede Sirti Spa di Modugno alla presenza del Dott. Gianferrara F., Dott. D’Aprile P. e la Rsu con la presenza della Segreteria territoriale Fiom Cgil Bari, per esaminare il trasferimento del lavoratore Lassandro Vito dalla sede Sirti di Modugno a quella di Nardò con procedura aziendale del 21 maggio 2018.
Dopo ampia discussione non si è convenuti a nessuna soluzione alternativa del problema in oggetto.
Nonostante questa RSU e la Segreteria Fiom abbiano proposto all’azienda una soluzione politica alla questione, la direzione è rimasta sulla sua posizione iniziale, rigettando qualsiasi altra proposta sindacale di merito.
L’azienda ha evidenziato che il problema è solo di “costo economico e che la Sirti non è una azienda di benefattori”; con queste sue affermazioni la stessa lascia passare il principio che dopo anni di duro lavoro, servizio e sacrificio, si diventa inutili non appena compare un problema di salute.
Da questo si evince un atteggiamento autoritario e di prepotenza della Direzione aziendale, la quale non dà ascolto alla Rsu e al sindacato nel trovare soluzioni possibili e alternative, né tantomeno creare relazioni sindacali corrette e di reciproco rispetto.
A conferma di tutto ciò, è il continuo comportamento vessatorio e ritorsivo verso i lavoratori della Sirti che vengono chiamati e richiamati a rispondere personalmente di comportamenti impropri rispetto alla produttività, tema di competenza organizzativa ma anche e soprattutto di confronto sindacale.
Alla luce di quanto sopra esposto, la Rsu e la Segreteria Fiom si vedono costrette a respingere tutto questo proclamando lo stato di agitazione a partire dal 13 giugno 2018 con le seguenti modalità:
– Sciopero degli straordinari;
– Sciopero di tutte le forme di flessibilità previste in Sirti;
– Blocco delle percorrenze;
– Blocco degli interventi programmati;
– Sciopero di 2 ore a inizio turno il 18 giugno 2018 con assemblea davanti ai cancelli contro i licenziamenti e i trasferimenti individuali e/o collettivi.